L’associazione

Tutti gli animali si modificano all’interno di un ambiente con cui trovano un accordo spontaneamente o sotto l’impulso di pressioni esterne” (Eric Baratay, 2017)

Gli animali, e in particolare i gatti di cui qui ci interessiamo, non sono stati sempre uguali, hanno una storia, come singoli e come aggregati sociali. Il rapporto con le collettività umane con cui condividono un territorio non è stabilito una volta per tutte dalle rispettive caratteristiche naturali, ma può e deve essere modificato nella direzione di una convivenza vantaggiosa per entrambi, uomini e gatti. Da questa considerazione è partito il progetto di questa associazione e per questo il legame con il territorio in cui essa intende operare è fondamentale: la vita dei gatti che vivono nei piccoli Comuni non ha le stesse caratteristiche di quella dei gatti delle grandi città, o di quella dei semiselvatici che vivono in zone scarsamente abitate. Nel contesto di un piccolo Comune la vita dei felini si svolge in spazi e con relazioni che altrove sono impossibili: i vicoli sono spesso zone pedonali, dove non circolano automobili, uno dei maggiori fattori di rischio per un gatto fuori di casa. Anche la distinzione fra gatto di proprietà e randagio si fa labile ed incerta.

Quel che facciamo, già da circa 10 anni, tiene conto di queste specificità. Secondo noi, l’obiettivo di tutelare il benessere ed il rispetto dei diritti dei gatti liberi e di colonia può essere raggiunto solo contribuendo alla promozione e al mantenimento di relazioni positive di convivenza fra le popolazioni umane e le comunità di gatti che condividono lo stesso territorio, in accordo con le Amministrazioni locali.

Questo si può raggiungere, ed è stato in parte raggiunto, tramite la cattura, con modalità rispettose del benessere dell’animale, il successivo accertamento delle sue buone condizioni e la sterilizzazione presso ambulatori veterinari di fiducia. Dopo l’opportuna degenza post operatoria i gatti verranno reinseriti nel loro ambiente. Tutto ciò è possibile solo in collaborazione con le persone che quotidianamente si occupano degli animali e che sole possono fornire la conoscenza delle caratteristiche e le eventuali problematiche specifiche dei gatti. Una collaborazione che ovviamente dovrà poi continuare nel tempo. Vi sono poi casi in cui il singolo gatto non può essere reimmesso nel suo ambiente; l’associazione si fa carico allora di provvedere alle cure necessarie, avvalendosi di visite ed interventi presso medici veterinari di fiducia nonché all’affidamento presso terzi, dove possibile, controllando sempre, anche a distanza di tempo, le condizioni dell’animale, secondo le modalità delle adozioni seguite dai gattili. Infine, i gatti che risultassero inadottabili e non reinseribili, resteranno presso gli associati.

Si cercherà anche una collaborazione con Enti pubblici, Regioni, Province, Comunità Montane, Comuni, ASL, gattili pubblici, convenzionati o privati, per quanto concerne la tutela degli animali e la sensibilizzazione nei confronti delle colonie feline.

Nel corso del tempo, negli anni che hanno preceduto la costituzione dell’Associazione, molto è stato fatto, e molti ospiti si sono aggiunti alla comunità originaria di gatti che vivono stabilmente con noi. Troverai le loro storie nella rubrica Ospiti.

Leggi anche i resoconti dell’anno 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024.