I luoghi del rifugio

Un giro da noi

Sala di cura

Questa è la sala di cura, un locale attrezzato per le emergenze e la degenza.

 

 

La stanza dei gatti

La Vasca dei Tritoni

Nel rifugio c'è una fonte che ha riempito questa antica vasca di pietra. Col passare del tempo si è sviluppata una folta popolazione di tritoni che amano nascondersi tra le ninfee.

 

La Salle des Chats Perdus

 

C’è una stanza nel rifugio che non è mai stata arredata per i gatti. Era una stanza che non intendevo destinare al loro soggiorno e che usavo talvolta per tenere separati dagli altri chi aveva bisogno di qualche dieta o terapia. Con il tempo e l’aumentare degli ospiti e delle emergenze, è poi diventata di fatto un altro dei loro luoghi abituali, che però non ho i fondi per ristrutturare ed attrezzare.

È restato così uno spazio un po' sospeso, piuttosto disordinato, dove ho sistemato molte gabbie che mi servono unicamente come piccole salette dove chi deve fare diete particolari può mangiare senza essere disturbato. Ben presto però gli altri hanno capito che in quelle piccole gabbie si forniva un cibo più gustoso di quello a normalmente fornito nelle ciotole situate nei vari locali a loro disposizione, che solo raramente era cibo umido. Molti hanno così preso l’abitudine, all’ora dei pasti, di infilarsi in due o tre nelle gabbie; e di solito non si fanno tirar fuori di lì facilmente.

Il passo successivo è stato quello di restare a dormire di notte nelle gabbie che sono lasciate aperte una volta finite le terapie; poi spesso anche durante il giorno. Sicuramente è un modo per non perdere il “posto”, ma credo che risponda anche al desiderio di avere un luogo appartato tutto per sé, benché certo in tutta la struttura e nel terreno esterno questi angoli non manchino.

È per questo che ora questa stanza mi sembra più gradita a quelli che si potrebbero definire gatti perduti. Non nel senso che qualcuno li abbia smarriti, ma che, per vari motivi, non hanno più trovato la loro vita, sono diventati invisibili, avevano forse perso la speranza. Questo si potrebbe effettivamente dire di quasi tutti i gatti che hanno trovato qui una nuova vita, eppure quelli che più assiduamente preferiscono la stanza di cui parlo, me lo ricordano di più.

Chi è diventato anziano e un po' barcollante e non può restare nella sua colonia;

chi è stato soccorso troppo tardi e si trova ora ad avere dei deficit irreversibili;

chi ha troppa paura degli esseri umani per vivere in un appartamento con loro

chi dopo tanti anni di vita in casa come gatto unico non sa ancora abituarsi a tanti suoi simili;

chi ha una malattia cronica ed è sempre un po' stanco;

chi era troppo buono per restare in strada;

chi ha semplicemente deciso di fermarsi qui, senza un motivo preciso.